PANICO: IN AGOSTO IL CLIENTE NON ARRIVA…

“Il primo mese di apertura della libreria fu l’agosto del 1996. Dopo l’inaugurazione…il negozio fu affollato per alcuni giorni, ma poi la curiosità cominciò a scemare e i clienti diminuirono considerevolmente. Ad agosto ebbe un incasso di appena duemila dollari e Bruce fu colto dal panico. A settembre il negozio incassò quattromila dollari, idem a ottobre e il doppio dopo sei mesi; Bruce smise di preoccuparsi.” (Da “Il caso Fitzgerald” di John Grisham).

Tengo una copia di questo testo in studio per i clienti, professionisti o imprenditori, che avendo appena iniziato una nuova attività a inizio estate vanno in crisi domandandosi se non abbiamo sbagliato lavoro.  

Io li invito a focalizzarsi sui risultati dei mesi precedenti. Certamente ci sono stati mesi in cui le entrate sono state molto più alte delle loro aspettative. Possono quindi spalmare tali risultati positivi sui periodi fisiologicamente più modesti come quelli estivi.

Passo poi ad altre considerazioni: desideri, progetti futuri, riposo meritato e rigenerante, cura dei clienti acquisiti, “decluttering “di clienti non in linea con il loro sentire, riesame delle collaborazioni e/o partnership, ristrutturazione o spostamento dell’ufficio.

Il colloquio si chiude con questa domanda: come descriveresti la tua attività tra un anno? E tra cinque?

Spostare l’attenzione dal momento presente che ti fa sentire incerto ad un futuro prossimo ed anche a quello un po’ più lontano elimina lo stress e ti porterà ad essere creativo e a cogliere opportunità che non ti aspetti ma che anche nei mesi estivi possono arrivare.

Proprio ieri una mia cliente preoccupata del calo estivo clienti tornando da un corso/vacanza su un tema distante dalla sua professione mi ha telefonato contenta dicendo: ho trovato una nuova cliente e pensa che mi ha già pagato in anticipo!