LAVORARE IN FAMIGLIA: OPPORTUNITA’ O GABBIA?

LAVORARE IN FAMIGLIA: OPPORTUNITÀ O GABBIA?

Sei a un bivio e non sai se scegliere la professione dei tuoi genitori, diventare “figlio d’arte”, oppure prendere una strada diversa, quella che senti più tua. Vorresti entrare nell’azienda di famiglia perché il settore in cui opera ti interessa, ma hai il timore che alcuni aspetti caratteriali di alcuni dei tuoi parenti non ti consentiranno di esprimerti sul lavoro in piena libertà. Ad esempio, temi sia difficile riuscire a inserire modelli innovativi nell’organizzazione aziendale o nello studio professionale e, anche, di non essere ben accolto dai dipendenti fedeli che da molti anni vi lavorano.

Ogni situazione del lavoro in famiglia ha caratteristiche diverse, prima di decidere se metterci un piede dentro o di starne alla larga, elenca tutti i pro e contro che vedi e inizia ad esaminarli, uno per uno.

Se deciderai di entrare nell’azienda di famiglia con l’intento di preservarne il valore, la sua storia e la capacità di fare business, non ti dimenticare di curare i rapporti personali, sia con i parenti sia con i dipendenti. Nelle aziende famigliari le relazioni personali sono la parte del lavoro più impegnativa e allo stesso quella più gratificante.

Se al contrario valuti che non ci sia interesse da parte tua per quella attività, dirigiti altrove senza rimpianti, fai sentire ai tuoi genitori il tuo forte desiderio di realizzarti altrove e motivalo con entusiasmo.

Oltre a credere personalmente nella bontà della tua scelta impegnati per far sì che anche la tua famiglia lo faccia, solo così riceverai il sostegno necessario per realizzare il tuo sogno. 

Il primo passo

Chiediti: se non avessi l’opportunità di lavorare con mamma e papà che lavoro sceglierei?

Poi metti a confronto le due attività. Se si assomigliassero parecchio sfruttare i vantaggi di un’organizzazione già esistente potrebbe essere una buona idea. Se fossero completamente distanti potresti pensare di creare qualcosa di sinergico fra le due tenendo distinte le due attività. Se poi fossero proprio “cane e gatto” ti rimane sempre la possibilità, ad esempio, di utilizzare la più “storica” per fare del buon networking con i suoi clienti, consulenti, e ogni altro contatto per avviare la nuova con una bella spinta.

Il viaggio

Quattro incontri di coaching per scegliere consapevolmente il lavoro in famiglia o no. Per individuare insieme se esistono punti di contatto fra lo “storico” e il “nuovo”, per scegliere il ruolo più adatto in quella organizzazione tenendo conto anche della personalità dei singoli, per capire se fare un periodo di formazione in un’altra realtà potrebbe essere la soluzione migliore per entrarvi in un momento successivo con più esperienza ed anche con una specializzazione che aiuti l’azienda a crescere ancora. Oppure per percorrere una strada diversa da quella della famiglia, una scelta dettata da un’inclinazione lavorativa totalmente differente che non sia una fuga vissuta come una sconfitta causata da questioni personali non risolte.

La meta

A fine percorso se avrai deciso di inserirti nell’azienda di famiglia avrai imparato a gestire bene i rapporti di lavoro con i parenti, a chiedere il giusto compenso per il ruolo che andrai a ricoprire, a farti apprezzare dai clienti per quello che sei tu e non la fotocopia dei tuoi genitori. Se avrai scelto invece di andare per la tua strada avrai imparato a vivere serenamente la tua scelta e a condividere in famiglia i successi che ti porterà.